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Cosa aspettate a seguirmi?

venerdì 19 aprile 2013

4 parte eccola e 5 parte



Partii il giorno seguente con il primo treno per una piccola cittadina vicino al fronte dove vi era un ospedale militare insieme ad altre quattro ragazze infermiere come me Mary, Lucy, Sarah e Christine, quella con cui andavo meno d'accordo era Christine, una tale peste voleva sempre avere ragione su tutto lei  invece con Sarah il rapporto era idilliaco, era la sorella che non avevo mai avuto, le parlavo di qualsiasi mio problema e lei mi ascoltava e consigliava era una amica davvero preziosa.
Quando arrivavano le lettere di Nick andavamo nella mia stanza e le leggevamo insieme anche il giorno in cui mi arrivo una certa lettera
Amore mio, sono giorni che cerco di inviarti questa lettera ma i nostri nemici hanno fatto saltare le comunicazioni, spero che ti sia arrivata.
Queste poche righe sono per dirti che ora mi trovo in un luogo non ben precisato nel bel mezzo della siberia, non immagini che freddo fa qui, sono caduto prigioniero ma devi stare tranquilla sto benissimo non sono ferito e non voglio assolutamente che tu scappi da dove sei per venire qui.
So che se lo te lo chiedessi tu lo faresti, ti conosco troppo bene ma tu devi pensare ai malati che ci sono li e che hanno più bisogno di me delle tue cure.
Ti amo più della mia stessa vita
Anche se so che non c'è da dirlo ormai, ma mi piace scrivertelo, voglio che non te lo dimentichi mai.
Il tuo per sempre Nick
<<Sarah che cosa devo fare??>> gli dissi in prenda all'ansia per la paura che gli facessero del male ma allo stesso tempo non volevo che si agitasse e preoccupasse per me.
<< hai letto quello che ti ha scritto no?? secondo me dovresti restare qui con noi, che affrontare un viaggio così lungo e difficoltoso sopratutto visto che te lo ha chiesto lui, lo terresti solo in pensiero>> mi disse cercando di farmi ragionare e andò in reparto in quanto era stata chiamata dal Dottor.White per un amputazione urgente.
<< si forse ha ragione Sarah, me ne starò buona così>> mi dissi e riposi la lettera nel mio cassetto che richiusi accuratamente a chiave, non volevo che qualcuno frugasse nelle mie cose sopratutto quella impicciona di Christine.
<< ehi scansafatiche, dove sei??>> christine si affacciò alla porta.
<< eccola! parli del diavolo e spuntano le corna, cosa vuoi??>> gli risposi seccata e sopratutto arrabbiata perchè non aveva bussato alla porta.
<< sono arrivati dei nuovi feriti! muoviti su dai!>> mi disse e lasciò in fretta la stanza, mi misi la divisa e scesi velocemente.
Di sotto un viavai assurdo di medici, infermiere, pazienti, a volte quando si è nella propria stanza non ci si può minimamente immaginare cosa succede al di fuori.
Arrivata in una stanza dove vi erano tutti i feriti, trovai un ragazzo con la testa fasciata, aveva preso una pallottola in testa e per miracolo era ancora vivo.
Mi avvicinai a lui per fargli la nuova medicazione e scoprì che era un amico di Nick, tale Anthony arruolato nello stesso reggimento che però era riuscito a fuggire alla cattura.
<< tu ti chiami Lizzie??>> mi disse leggendo il nome scritto sopra alla mia divisa tra l'altro era scritto con la mia pessima calligrafia non so come faceva a capire.
<< si perchè??>> gli risposi sorpresa mentre srotolavo la garza che aveva intorno alla testa e disinfettavo la ferita.
<< un mio amico, ora prigioniero che faceva parte del mio stesso reggimento, aveva una fidanzata con questo nome, mi ha fatto vedere tutte le lettere che le mandava>> mi disse sorridendomi e proseguì << sicuramente ho sbagliato ragazza è solo una pura e semplice coincidenza>> .
<< no, non ha sbagliato il mio fidanzato si chiama proprio così ed è prigioniero>> gli dissi e per convincerlo che aveva visto giusto, gli mostrai una delle lettere, la mia preferita che tenevo sempre in tasca con me un modo per avere Nick vicino a me anche se non lo era fisicamente.
<< oddio, si, questa lettera lo vista anche io! ero vicino a lui mentre la scriveva, non puoi capire quanto ti vuole bene e ti ama, non faceva che parlare di te>>, si lo sapevo, conoscevo abbastanza bene Nick ormai.
Presto io e Anthony diventammo grandi amici, per tutto il tempo che rimase ricoverato in ospedale, parlammo della nostra infanzia ed gli raccontai come avevo conosciuto Nick e parlavamo spesso di lui.
Il giorno prima di partire, mi ringraziò per le belle giornate trascorse insieme e disse che Nick era veramente fortunato ad avermi conosciuto, un fiore così raro era proprio un peccato che non venisse raccolto.
Mi lasciò come ricordo, un libretto contenente i sonetti di Shakespeare che apparteneva a Nick, secondo lui era giusto che lo tenessi io.
Uno dei miei preferiti era questo:
<<Alle nozze sincere di due anime impedimenti non so. Non è amore l'amor che muta se in mutare imbatte o , rimovendosi altri, si rimuove, oh no: è faro che per sempre è fisso e guarda alle bufere e non dà crollo, amore, è stella ai vaganti navigli, nota in altezza, nel valore ignota.
Non è zimbello al tempo, s'anche a teneri labbri s'incurva quella falce e chiude, non tramuta con l'ore e i giorni brevi ma inoltra sino all'estrema sventura.
Se errore è questo, e su di me provato, io mai non scrissi, e mai nessuno ha amato>>. Sonetto 116


Qui si prosegue con la quinta parte, questo perchè voglio riempire tutto lo spazio che ho lasciato vuoto.



Mentre la guerra imperversava e sembrava non finisse più ed i giorni all'ospedale sembrano sempre più interminabili, una cosa mi rincuorava e cioè sapere che Nick anche se prigioniero da qualche parte, era ancora vivo e che quindi ci saremmo rivisti prima o poi, speravo il prima possibile.
Una notte cercando di prendere sonno, sfogliando il libro di sonetti capitai in una pagina a caso in cui trovai una richiesta di aiuto e il nome di un certo capitano, inizialmente pensai di chi potesse essere poi pero riguardandola più accuratamente, notai che la calligrafia era la stessa di Nick e quindi era lui la persona in pericolo, in quel momento cominciai seriamente a preoccuparmi.
Mi addormentai, pensando solo esclusivamente che dovevo telegrafare a quel capitano anche per capire la situazione.
<<Lizzie! è ora di svegliarsi su forza!>> mi disse Sarah sorridendo per la faccia buffa che avevo.
<< Sarah un attimo insomma! devo parlarti assolutamente in privato, cioè senza che sentano le persone sbagliate in particolare quella pettegola di Christine.
Andammo allora in una stanza in cui non entrava mai nessuno che faceva da magazzino in un certo senso e le raccontai della lettera che avevo trovato il giorno prima nel libro dei sonetti.
<< tu che dici di fare??>> gli dissi cercando una risposta soddisfacente per i dubbi che mi attanagliavano.
<< non saprei Lizzie, è difficile non è facile come situazione però non vorrei sia una trappola ma non credo anzi secondo me Nick ha dato il libro apposta ad Anthony per far si che in qualche modo arrivasse a te>> mi disse sempre pensierosa e dubbiosa.
<< ok allora che proponi in sostanza?? cosa faccio?? telegrafo a questo capitano Andrew??>> gli dissi pensando a quello che potevi rispondermi magari anche darmi della pazza.
<< si forse devi telegrafargli, farei anche io così al tuo posto!>> mi disse e segui il suo consiglio, che comunque anche se non me lo avesse dato io avevo già in mente di fare questa operazione.
la risposta mi arrivò dopo qualche giorno:
Signorina Elizabeth, la ringrazio per avermi contattato, le spiego meglio i fatti in cui è stato coinvolto il suo fidanzato.
io ero il suo ex capo dell'esercito, un giorno fummo sorpresi da un' imboscata, molti caddero al suolo privi di vita ma alcuni più fortunati come Nicholas appunto vennero fatte prigioniere e portate nelle loro carceri, le carceri tedesche a lavorare per i tedeschi.
Io e Nicholas in qualche modo tramite sotterfugi come appunto quello del libro, perchè il carcere ha un livello di sicurezza abbastanza elevato, rimasimo in contatto però è qualche tempo che non ho più sue notizie ed ora questa lettera, mi fa pensare comunque lei stia tranquillo fare il possibile per liberare il suo fidanzato da li e perchè possa tornare presto a casa dalla sua famiglia e da lei.
Il suo fedele e devoto
Capitano Andrew

questo nuovo capitolo continuerà presto...vi ringrazio lettori che mi seguite!




























































































































































8 commenti:

  1. Finalmente!!!!! Aspettavo tanto la quarta parte :))))))
    Mi straprende questo racconto, in particolare xk amo i racconti storici ^^ Ma scusa l'ignoranza, in che periodo hai ambientato la storia? che guerra è?
    cmq complimentissimi, continua csì! (magari scrivi un po' più spesso xò!)
    giulia xoxo

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    1. ciao! grazie di seguirmi XD hai fatto bene a firmarti almeno non sei più anonima! sono contenta che ti piaccia se vuoi fallo leggere anche a qualcun'altro comunque ci sto ancora pensando alla guerra in cui lo sto ambientando aggiungerò dettagli quando andrò avanti, la quinta parte la troverai proprio qui sotto la quarta perchè ho un enorme spazio vuoto XD continua a seguirmi! la pubblicherò presto l'altra parte!

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  2. emocionante ....
    leggo la sua história ...
    me ajuda a aprender italiano ...

    gracias

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    1. De nada.
      Para mi es un placer ayudar personas extranjeras a aprender el mi idioma y se quiere puede seguir el blog como lector fijo.
      espero de haber escrito correcto :)
      Buena lectura y hasta pronto!

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  3. bella storia
    e la prima volta che scrivi ?
    comunque complimenti !!!!
    mi chiamo franco
    e spesso verro a dare un occhiata al tuo blog

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  4. scusami .... ma la foto che hai messo non e ovviamente tua ..... ha qualcosa a vedere con jane austen ..... ?


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    1. salve...no in realtà sono una lettrice accanita e non è la prima volta che scrivo, mi fa piacere se viene a dare un occhiata al blog e se vuole anche seguirlo!
      no non è mia, ho cercato una foto di una crocerossina su google e tra i risultati ho trovato questa e quindi lo messa ma non è una foto austeniana infatti questa crocerossina risale alla prima guerra mondiale mentre Jane Austen scriveva e ambientava le sue storie all'inizio dell'800 un altro periodo storico! buona lettura!

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  5. Invece se intendi quella del mio profilo si è di Jane Austen in particolare della protagonista del film Mansfield Park, Fanny Price tratto dall'omonimo libro di Jane Austen!

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